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Un testo dedicato soprattutto ai giovani e a quanti si occupano di giovani. Nel rileggere la parabola del “figlio prodigo”, don Claudio ha messo in luce il bisogno di superare le troppe definizioni ed etichette stereotipate sui giovani “buoni” e “cattivi”. “Siamo tutti figli perduti e ritrovati, tutti bisognosi di guarigione e di perdono, tutti in viaggio verso casa alla ricerca del Padre, il solo buono”. La prefazione è scritta dal cardinale Dionigi Tettamanzi.
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